Proprio per essere chiari, responsabilmente e doverosamente chiari, nella comprensione sulla decisione assunta dalla terna commissariale al Comune che – riprendendo quanto riportato attraverso un documento unitario sottoscritto da tutte le associazioni e le società sportive, s’è venuti a conoscenza che è stato imposto, cioè, il divieto “ a negare la pratica dello sport a tutti i livelli non consentendo l’uso delle strutture sportive cittadine”.
Ciò significa che da oggi, penultimo giorno dell’anno civile, non debba essere consentito lo svolgimento di più pratiche sportive (calcio, atletica, tennis, basket, pallavolo, calcio a 5, etc.) e , più chiari ancora, si registrerebbe la fine di ogni attività agonistica, mandando a quel paese gli immani sforzi compiuti da diverse società sportive per lo svolgimento di più finalità che permettano ai giovani lo sviluppo della propria personalità e una adeguata conformazione fisica, nonché il diritto – dovere di vivere serenamente e liberamente in una società di diritto e di rispetto dei valori.
Nel comunicato stampa redatto e trasmesso da tutte le società sportive del lametino, si riporta tale passaggio: ““ È evidente infatti che la decisione assunta dagli attuali amministratori ( chiusura degli impianti sportivi ) va a ledere i diritti soggettivi e gli interessi legittimi delle associazioni e delle migliaia di cittadini che praticano sport direttamente o indirettamente e che vedranno svanire immediatamente (come peraltro già successo) il frutto di anni di sacrifici ed impegni”.
La pratica dello sport”, prosegue testualmente la nota, “ ha valenza sociale ed ogni associazione sportiva che svolge attività in questa città ha un forte radicamento nel tessuto sociale cosicché una decisione così drastica non potrà non averne riscontro anche a questo livello”.
Ci auguriamo soltanto che ci sia stato, in una tale presa di posizione da parte dei Commissari, una sorte di malinteso e che magari tale loro decisione sia ristretta ad una sola, o al massimo ad un paio di strutture non adeguate al proseguimento di attività sportive.
Se così non fosse, nei termini comprensibili occorrono innanzitutto i chiarimenti necessari e non un chiudersi in mutismi che inasprirebbero la già grave situazione, che si presta ancora ad altre interpretazioni e possibili risvolti, del resto ben percepite dalle numerose associazioni ora riunite tra di loro. E cioè che con la medesima ed improvvisa fermezza …”venga disposta la chiusura delle scuole, degli uffici e di tutte le strutture pubbliche non a norma presenti nella Città di Lamezia Terme”.
Ad iniziare, ad esempio, da quel pericolosissimo tugurio che giace indisturbato da anni ed anni al centro di piazza Santa Maria ( alle spalle hotel Savant), nonostante le nostre ripetute segnalazione attraverso questo stesso mezzo.