Guardare il male in faccia ed averne ripudio è molto meglio se si ci lascia avvinghiare dai tentacoli del male. Perché questa osservazione ?
Ed allora, come editoriale di “ Lamezia Live” di cui mi onoro essere Direttore responsabile, propongo ai cortesi e sensibili lettori alcune riflessioni, seppure schematiche e veloci. Oggi , in questi giorni di inizio nuovo anno scolastico e fino a quando la “ bestia” non sia stata messa definitivamente a tacere e ad agire, bisogna seriamente e concretamente tirare fuori tutto l’impegno possibile ed immaginabile per attuare un processo educativo a tutto campo; processo che richiede una fitta collaborazione tra genitori ed educandi, tra famiglie , associazioni varie e Chiesa affinché Giustizia ed Verità si incontrino , dopo avere attraversato la indescrivibile Porta della Misericordia trionfante.
E’ decisamente un fatto molto positivo che si facciano riflessioni a più voci sui mali che intorbidiscono e incancreniscono le viscere di una società sempre più piegata e piagata, viceversa, dal minaccioso globalismo mediatico, personificati in quei social che nascono ed operano proprio con l’innato intento di arrecare danno e danni alle persone, con vendette bestiali e terrori di morte di cui si riempiono le pagine dei media. I casi delle giovani vite spezzate, come quelle – tanto per ricordarne qualcuna- di Tiziana Cantone, di Carolina Picchio o di Amanda Todd, hanno suscitato paure, preoccupazioni, riflessioni, anche se poi su queste notizie di vendette e di morte si sono infiltrati in un sistema di vita che è un cunicolo oscuro e minaccioso spalancato sul precipizio senza ritorni. In fondo, sono azioni – quelle – che si impadroniscono della nostra intimità personale, come sottolinea il noto giornalista Aldo Cazzullo in un suo editoriale apparso sul “ Corriere della Sera”, nel passaggio in cui scrive testualmente: “ … La violazione dell’intimità personale è ormai fuori controllo. La mancanza di un codice dell’amore e del sesso è assoluta. E la combinazione di narcisismo e voyerismo genera una spirale persecutoria cui è molto difficile sottarsi”.
Tutto questo sotto gli occhi “ammirati” di molti genitori che si compiacciono se il loro figlio o il loro nipote è ormai un già grande esperto di pc e di siti virtuali, fatti apposta – molti tra questi – per seminare violenze, vendette, lutti, morte.
A tal proposito, riprendo un’altra saggia riflessione di Cazzullo: “ C’è una generazione all’evidenza impreparata alla vita, all’amore, al sesso, ed esposta alle sirene di una rivoluzione tecnologica in sé asetticamente innocente, che rappresenta certo – come ci ripetiamo di continuo, come per tranquillizzarci – una grande chance, ma che abbiamo elevato a divinità contemporanea senza renderci conto della facilità con cui ci può divorare e distruggere”-
Al termine della riflessione, l’intento di fondo della nostra riflessione è soltanto per sottolineare che “ quello che è accaduto a Napoli ed a Rimini” – evidenzia Cazzullo – “ non è colpa loro, è colpa nostra, della nostra incapacità di educare i ragazzi, della nostra permeabilità al narcisismo e alla malevolenza di massa”.
Proprio così ! O no ?