“La bocciatura da parte del Consiglio Regionale della legge che istituiva il voto di genere nella legge elettorale, è un’altra vergogna per la Calabria”. Lo sostiene l’ex parlamentare On. Costantino Fittante, secondo cui “ i Consiglieri in carica ,senza rossore, sulla pelle delle donne calabresi, si sono esercitati in giochi tattici da condannare senza esitazione.
Un Consiglio Regionale, scarsamente produttivo e oramai espressione di trasformismi e voglia di autoconservazione”, prosegue,” doveva almeno risparmiare questa “pagina buia”, come giustamente l’ha definita la Consigliera Sculco.
La minoranza, pur di fare emergere la crisi della coalizione che sostiene Oliverio – ridottasi nel tempo – non ha esitato ad affossare una proposta che sanciva un diritto, mentre la maggioranza, dopo 4 anni di rinvii e di disegni di legge indecorosi – vedi quella per aumentare le preferenze da massimo due e tre – non è riuscita ad esprimere i voti sufficienti per approvare la proposta per il “voto di genere”.
Uno spettacolo indecoroso e inaccettabile”, conclude..