Ti ergi incredibilmente incantevole, o mia dolce, cara Lamezia.
Al primo calar del sole, hai mostrato due perle di rara bellezza:
la “mia” casa al centro di Lamezia;
la mia luna, dolcissimamente dirimpettaia.
Ti abbiamo immortalato così, semplicemente bella,
incastonata tra un azzurro che i più anziani hanno definito come stupenda addormentata.
O mia bella Lamezia:
hai voluto trasmettere la tua bellezza
che anima la speranza
in un mondo migliore;
Tu sempre abbandonata e silenziosa,
a sfidare anche la minaccia della signora morte.
Ma aspetta un attimo, solo per testimoniarti che, fissandoti
più attentamente, ci hai mostrato che così, con Te al centro,
Tu ci regali l’immagine del Cristo, del Dio vivente.
O mia cara, incantevole Lamezia.
Dolce speranza e culla di saperi.
Facciamo un patto: accompagnaci per mano nel costruire tutti insieme,
mattone dopo mattone,
perla dopo perla,
per darci sempre il dono della buonanotte,
lasciando che altri canticchino quel motivetto allegro:
che fai Tu sola in cielo, o luna, dolce luna.
Regalaci questi sorrisi e noi saremo facilitati a renderti sempre più bella
dolce, cara, gioiosa e mitica Lamezia.
nostra amabile, amata e sorniona,
ancora inesplorata dolcissima Lamezia.