Chi ha inventato gli gnocchi?

Chi ha inventato gli gnocchi?

La cucina italiana è invidiata e amata in tutto il mondo. Uno dei simboli più famosi della cucina italiana è la pasta, ma non solo gli spaghetti o le penne. Infatti, uno dei tipi di pasta più amati sia in Italia che nel resto del mondo è lo gnocco.

Sono molte le regioni che rivendicano le origini degli gnocchi. In tutta la penisola e in molte forme diverse, realizzati con una varietà di ingredienti base a seconda della provenienza: farina, farina di mais, semola, pane, farina di castagne, ricotta o verdure: dalla zucca agli spinaci alla classica patata.

Realizzati con impasto di grano duro e patate, gli gnocchi sono un cibo molto antico, che si mescola alle tradizioni e alle culture del luogo, vantando tantissime varianti in base al luogo in cui vengono preparati.

Una delle varianti più apprezzate in Italia è quella degli gnocchi alla sorrentina, tipica del Sorrento con passata di pomodoro, mozzarella e parmigiano.

Ma c’è anche la versione romana, molto famosa e apprezzata. Eppure è ancora poco chiara l’origine di questo tipo di pasta. Scopriamo quindi chi ha inventato gli gnocchi e la storia di questa prelibatezza della cucina italiana.

Le origini degli gnocchi di patate

L’origine degli gnocchi è associata a quella della scoperta dell’America.

Infatti, fino ad allora erano molti i prodotti sconosciuti, ma una volta scoperta l’America, tantissime varietà di cibo vennero importate in Europa. Tra queste vi erano le patate.

Prima del Cinquecento già esistevano gli gnocchi, ma non venivano realizzati con i tuberi come avviene oggi. Un tempo, infatti, gli gnocchi venivano preparati con pochi semplici ingredienti: la mollica del pane, il latte e le mandorle. Questa preparazione intorno al Seicento cambiò nome e da allora si chiamarono i “malfatti”, e tra gli ingredienti vi erano farina, acqua e uova.

Oltre alla scoperta dell’America, la nascita della tradizione culinaria degli gnocchi è legata anche al nome di Alessandro Volta. Famoso principalmente per l’invenzione della pila e per la scoperta del metano, a lui si deve anche il merito di un’altra grandi invenzione: gli gnocchi di patate.

Un farmacista francese, Antoine Parmentier, fu fatto prigioniero durante la Guerra dei Sette Anni in Germania. Durante la sua prigionia poteva mangiare solamente patate, che in quell’epoca venivano utilizzate principalmente per l’alimentazione degli animali. Una volta finita la prigionia, il farmacista esaltò questo cibo, portandolo fino alla corte di Luigi XVI.

Volta, che era presente alla corte di Francia, da buon gastronomo quel era, spinse per avviare la coltivazione delle patate anche in Italia. Per puro errore, durante la preparazione del purè creò gli gnocchi di patate.

Gli gnocchi nella cucina italiana di oggi

Oggi gli gnocchi di patate sono uno dei piatti più amati della cucina italiana, diventando anche il piatto tipico di molte tradizioni locali.

Lungo lo stivale vi sono numerose sagre ed eventi dedicati proprio a questo particolare piatto, con le ricette tipiche del posto.

Ad oggi le ricette a cui si presta questa tipologia di pasta sono tantissime. Infatti, gli gnocchi sono gustosissimi anche se preparati in tanti modi diversi.

Con gli gnocchi si può preparare un primo piatto delicato e dolce, come nel caso degli gnocchi con panna e noci, oppure un piatto che abbiamo già citato all’inizio, bello carico e gustoso, gli gnocchi alla sorrentina.

Gli gnocchi non sono solamente un semplice primo piatto, ma rappresentano una pietanza dalla storia lunga e interessante tutta da scoprire.

Da una città all’altra si possono scoprire varietà diverse di piatti con gli gnocchi, dagli gnocchi con burro e salvia di Verona agli spätzle del Trentino Alto Adige.

Molto gustosi sono, inoltre, gli gnocchetti de gries realizzati in Friuli Venezia Giulia con semolino e uovo, serviti in brodo o con il burro fuso.

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